Vi segnalo una mostra artistica molto interessante realizzata da Marilena Pitturru Io sono
dal 6 al 30 ottobre 2007
(IN)VISIBILE Via Barcellona 75 (09124) +39 3289850521 (info)
orario: gio, ven, sab, dom ore 18,30 – 21,00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
“…..Ed ecco le sue donne. La pulsione creativa si sposta da un incontro/scontro con l’io maschile, in una inconfessabile necessità di definizione, ad una sempre più marcata identificazione femminile. Donne provocanti dai tratti sinuosi, matrone dai fianchi robusti, donne dall’anima protesa invocanti il magico. Donne a grandezza naturale. Singole. Sole.
L’opera dell’artista acquista ed esprime una crescita consapevole.
Ma è nelle opere della mostra “io sono” che questa crescita raggiunge il suo punto più alto. Quando cioè, oltre alla consapevolezza personale della propria identità si sente il bisogno di comunicarla agli altri. Non in modo supponente o arrogante, ma chiaro, schietto e sincero, che non necessita di consensi, per indicare una strada fatta e che, quindi, esiste e può essere percorsa. E il tema che Marilena Pitturru sente possa rappresentare compiutamente questo bisogno è quello espresso dalla sua appartenenza alla terra e alla gente sarda. Ma ricercare una netta identificazione in ciò non è semplice perché la Sardegna, nel suo destino di eterna colonia, presenta una grande quantità di contaminazioni esterne, sia materiali che spirituali. Tranne forse nel periodo nuragico, unico in cui la originale miscela etnica sarda post diluviana assume le caratteristiche unificanti e peculiari di una società matriarcale, basata oltre che sulla solidità e concretezza, anche su una visione magica e metafisica della vita.
Nasce “io sono”.
Tre donne poste al centro dell’istallazione. E’ forse la Moira, colei che decreta il destino, che mostrando la sua spina dorsale ci invita a farci partecipi del nostro? O forse la Deina, stimata e temuta, che fortemente ancorata al suolo dialoga coi morti ed il tempo passato, invitandoci ad ascoltare attraverso le sue lacerazioni? O, ancora, la Jana che dona per noi la sua anima svuotando il suo corpo? Forse. Ma sicuramente le tre Fadas, ognuna consapevole di se stessa, guardandosi reciprocamente e quasi danzando, sembrano dialogare magicamente, tessendo la buona e la cattiva sorte.
Ai piedi delle Fadas trachite/calcare/granito, terra di Sardegna.
Intorno a loro scudi e pettorali dei maschi guerrieri. Non il tentativo di contenere, ma la forte volontà di proteggere e rispettare. Le Fadas esprimono una fiducia certa volgendo loro le spalle e, allo stesso tempo, i guerrieri sono tenuti lontano ma non esclusi dalla pratica rituale, consapevoli del proprio ruolo e pronti a donare se stessi.
E finalmente osserviamo, nell’insieme, il momento catartico dell’artista, che riesce a superare, nel completarsi e fondersi della natura virile e muliebre, il dualismo dell’imperfezione umana….[testo integrale in catalogo] Calvaire
Marilena Pitturru Nasce a Cagliari, dove vive e lavora, il 29 febbraio 1960.
Fin da bambina allevata, in parte, come figlio maschio, favorendo lo sviluppo di una manualità in vari campi della sfera maschile e femminile.
Dopo gli studi artistici la curiosità la spinge a spaziare in più campi, materiali e strumenti: studio di monili, fotografia, scenografia, incisione, patchwork artistico, assemblaggio di ciottoli, terracotta, bronzo, cera, pietra, metallo, reti metalliche, pelle, tessuti, filati, arazzi,carta, materiali di recupero e riciclo, amalgami creati da lei, telai autocostruiti, colle e resine, pinze e tenaglie, ago e filo.
Predilige la scultura e l’installazione.
La sua ricerca tematica parte da un dualismo ossessivo interiore tra maschile e femminile e si sposta ad una indagine più profonda della sua interiorità, all’osservazione dei problemi attuali del mondo, utilizzando materiali di riciclo.
Le sue cerniere lampo antropomorfe spesso firmano le sue opere - quando non vivono sole. Chiuse o aperte accompagnano i temi dell’anima e/o esprimono il dolore del mondo.
Da anni segue corsi di espressività teatrale e collabora con il GRECAM (Gruppo ricerca espressione e creatività attraverso il movimento), fondato da Norberto Silva Itza psicoterapeuta uruguaiano, che ha sedi a Roma, Torino, Cagliari, Sassari.
Per la 1° Rassegna d’arte contemporanea SAF Sardegna Arte Fiera nel 2005 è stata invitata dal critico Anna Maria Janin a far parte del suo gruppo curatoriale.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Particolarmente attiva nella mail art (Rignano sull’Arno, etc) nella quale crede come dialogo e scambio tra artisti su temi pregnanti di un mondo in rapida metamorfosi, non sempre positiva per la qualità della vita.
In uscita, articolo monografico di Alessandra Menesini sulla rivista “Nae” edita dalla Cuec, diretta dal Prof. Giuseppe Marci.
Nessun commento:
Posta un commento